Ennesimo suicidio in carcere. RS Lombardia chiede che le autorità preposte intervengano sul sovraffollamento carcerario e i problemi degli istituti penitenziari in Lombardia

A cavallo dei mesi di luglio e agosto, si sono avuti nelle carcere lombarde 3 suicidi nell’arco di 10 giorni.
Un riacutizzarsi dell’emergenza carceraria proprio nel periodo di ferie come già avvenuto lo scorso dicembre.
Ad incidere quindi il peso della solitudine e della sospensione di attività nei periodi di ferie su un problema cronico di sovraffollamento.
La Lombardia, regione più ricca di Italia, porta con se la vergogna di non aver ancora risolto il sovraffollamento carcerario arrivato al 136%,
ben al di sopra del già troppo 112% della media nazionale.
Citando i dati di Avvenire:
Tra gli istituti più sovraffollati ci sono: Busto Arsizio, dove un detenuto si è suicidato due mesi fa, e dove la percentuale di sovraffollamento è di quasi il 175%, Bergamo, (168% circa, un suicidio in dicembre), Brescia Canton Mombello (166%, un suicidio nel 2023), Lodi (164%), Brescia Verziano (156%), Como (152%, un suicidio), Monza (149% e due suicidi nel 2022), Vigevano (138%), Opera (136% e due suicidi nel 2023), Mantova (134%) e Milano San Vittore (sceso al 126%, dopo che negli anni scorsi ha registrato punte di sovaffollamento del 190%), tre suicidi in un anno
Risorgimento Socialista Lombardia fa appello alle autorità preposte perché intervengano rapidamente a risolvere il problema del sovraffollamento e garantire percorsi di riscatto per i carcerati.
Per quanto sia diffusa la mentalità del “buttate le chiavi e dimentichiamocene”, bisogna ricordare che vanno garantite condizione dignitose anche a chi sconta una pena in istituto penitenziare e che un processo di reinsierimento riduce la recidiva con un beneficio per tutta la società.
La mentalità giustizialista e conservatrice non porta a nulla se non a danneggiare sia i carcerati sia la società dove essi, scontata la pena, vanno ad inserirsi.

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