proposta per il disagio abitativo e lavorativo delle coppie separate e divorziate

Anticipiamo su questo blog regionale, un documento che Risorgimento Socialista ha fatto suo a livello nazionale (ne verrà data comunicazione presto anche sul sito nazionale).

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                                        ANALISI DEI DATI: COPPIE SEPARATE/DIVORZIATI

L’evolversi della società ha portato alla nascita di nuove povertà.

Tra queste appaiono le coppie separate/divorziate.

È facile immaginare che in una famiglia in cui ci si separa e uno dei due soggetti deve lasciare il tetto comune e trovare nuova abitazione, pagando un secondo affitto, si possa sprofondare nella povertà, senza considerare eventuali perdite di lavoro di uno dei due soggetti, dovute o meno al contraccolpo psicologico della crisi familiare.

Compito di un partito socialista è porre rimedio a una situazione di disagio economico e fornire soluzioni per il re-inserimento degli individui nella società.

                                                                               PROPOSTE

Il piano per garantire un sollievo è articolato in due punti:

  1. Fornire un alloggio temporaneo e supporto economico nel transitorio della separazione
  2. Facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro qualora esso fosse stato perso a seguito della separazione

Per il punto 1) A livello nazionale deve essere garantito un fondo a cui le regioni e comuni  possano accedere che finanzi il welfare per il disagio abitativo se aderente allo standard proposta da RS.

 Per quanto riguarda le regioni tale standard  è dato dalla LEGGE REGIONALE  n. 29 del 10 agosto 2012  della Regione Veneto :  Norme per il sostegno delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà (  https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=242126&fbclid=IwAR1ubUx1kT_M1pH0_9ng8ya_3daV0aTuO4ac-_9ixPQuFe2jkCQNwwF_XZk)     e a livello comunale dal progetto “Casa dei papà” del comune di Roma ( Roma Capitale | Sito Istituzionale | Progetti (comune.roma.it), per entrambi non vi è discriminante sul sesso del genitore che usufruisce dell’iniziativa.  A livello locale, nel rispetto dell’autonomia regionale e comunale, gli eletti di RS si impegnano a portare questi modelli nelle proprie realtà locali.

E’ altresì istituito un fondo nazionale per sostenere durante la separazione il soggetto (o ambo i soggetti) che avessero difficoltà economica.

Per il punto 2) Per le imprese che assumessero disoccupati/e che avessero perso il lavoro nei primi due anni successivi alla separazione si concede l’accesso al 100% degli sgravi fiscali indipendentemente dal sesso del lavoratore.

2 pensieri su “proposta per il disagio abitativo e lavorativo delle coppie separate e divorziate

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